Sarà pure guardata con diffidenza dagli investitori esteri, ma l’Italia dell’immobiliare commerciale ha chiuso il 2017 con un fatturato in crescita. Soprattutto per quanto riguarda le high street, che continuano ad attirare visitatori e affari a piene mani, con tredici transazioni nel 2017 del valore complessivo superiore agli 800 milioni di euro.
Secondo i dati di “Duemila vetrine. Le migliori esperienze nel retail italiano”, la ricerca di Scenari Immobiliari presentata a Milano il 27 marzo, l’Italia ha visto una crescita del fatturato del 4,2% annuo nel settore retail per un valore di 8.650 milioni di euro grazie soprattutto alla crescita dei prezzi, in salita dal 2016 per un trend che proseguirà, prevede il centro di ricerca, con un +5,2% nel 2018. I prezzi medi di vendita del commerciale italiano sono aumentati del 1,4% nello scorso anno, con una crescita maggiore per la Gdo (+1,7%) e minore per la piccola distribuzione (1,1%).
“La chiave di volta della trasformazione commerciale – spiega Chiara Garibello di Scenari Immobiliari che ha presentato la ricerca – è la trasformazione dello spazio commerciale come conseguenza del dilagare delle vendite on line, che si stanno integrando sempre più con quelle nel negozio fisico. Il quale, a sua volta, si sta trasformando per diventare sempre più uno spazio di esperienza e servizio, più che di semplice vendita”. I mercato dell’e-commerce, a quanto risulta, in Italia vale 23,6 miliardi di euro con un aumento nel 2017 del 17%.
Un buon numero, che però sparisce di fronte ai 750 miliardi dell’e-commerce cinese o ai 550 di quello statunitense, mentre supera i 18,6 miliardi delle vendite online spagnole. Sta di fatto che in presenza di questa tendenza diventa sempre più importante per i brand del commercio la scelta di una location il più possibile iconica, ben posizionata, e dagli spazi che consentano di sperimentare e di vivere emozioni, non soltanto di acquistare.
Articolo preso da idealista